Malva
Nome Scientifico: Malva silvestris L.
Famiglia delle Malvacee
Altri nomi : Maleva, malva selvatica, melba, miloghia, nalba, narbighedda, riondella, varmeta
La Malva è una pianta conosciuta fin dai tempi più remoti. Nell'VIII secolo a.C. era usata a tavola come verdura, i Romani la impiegavano sia a scopo culinario che terapeutico, nel Medioevo era considerata un elemento indispensabile nelle pozioni d'amore. Ma la fama e la bellezza di questa diffusissima pianta non si sono offuscati con il trascorrere dei secoli e lo svilupparsi del progresso non ne ha cancellato la memoria e l'utilizzo. E’ una pianta erbacea bienne e perenne; ha una radice a fittone e il fusto può essere alto fino a un metro e coperto di peli.
Le foglie sono sparse, picciolate e di varie forme.
I fiori sono riuniti in fascetti all’ascella della foglia, peduncolati con una corolla di cinque petali, rosei o rosei-violacei con strie più cariche, la Malva silvestre è comune dalla zona mediterranea a quella submontana; si rinviene nei luoghi erbosi, nei ruderi, lungo le strade e nei campi abbandonati. Si usano le foglie e i fiori.
Tempo di raccolta:
I mesi migliori per la raccolta sono giugno e luglio, le foglie possono venire raccolte durante tutta l'estate, recidendole senza il picciolo, meglio nelle prime ore del mattino, non appena si è asciugata la rugiada; i fiori vanno colti in bocciolo, prima che la fioritura sia completa.
Come si conserva:
le foglie si conservano in sacchetti di carta o tela, i fiori in vasi di vetro al riparo dalla luce. Si essiccano all’ombra in strati sottili.
Principi attivi:
Ricca di mucillagini, contiene anche potassio, ossalato di calcio, pectina e vitamine.
Proprietà:
Soprattutto lassative (Presenta moderate proprietà purgative) è anche antiflogistica (Limita o annulla uno stato infiammatorio), emolliente (Limita o annulla uno stato infiammatorio),
bechica (Calma o elimina la tosse) oftalmica (Utilizzata per alcuni disturbi degli occhi e delle palpebre)
Le foglie e i fiori della Malva silvestre hanno all’incirca le stesse proprietà e possono, nei trattamenti domestici, venire impiegati separatamente o in miscela, a seconda della disponibilità.
I preparati di Malva silvestre attenuano lo stato di infiammazione della bocca e della gola, sono espettoranti nel caso di bronchiti e di catarri ostinati, sono antinfiammatori (calmano le infiammazioni), regolano l’intestino e ne calmano i dolori spastici. Sono adatti particolarmente all’organismo delicato dei bambini e degli anziani.
Le radici di Malva silvestre sono leggermente analgesiche (calmano il dolore) e guariscono i formicolii; inoltre si possono strofinare sulle gengive per pulire i denti.
Preparazioni e uso:
Uso esterno:
Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola, gengive fragili, nevralgie dentarie, pelli arrossate, formicolii, pruriti.
Infuso: 5 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua.
Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso, più volte al giorno.
Infuso di malva
Fate riposare 50 g di malva per 10 minuti in 1 l d’acqua. Filtrate e utilizzate per detergere gli occhi stanchi.
Impacco di malva
Ponete in infusione 40 g di malva essiccata in 1 litro d'acqua bollente per 5 minuti, lasciando poi riposare fino a raffreddamento:
Ha un effetto emolliente se viene utilizzato per lozioni, impacchi e risciacqui.
Compressa di malva
Ponete 10 g di malva (parte aerea) a bollire 10 minuti in 2,5 dl d’acqua. Lasciate in infusione finchè intiepidisce, quindi filtrate accuratamente.
Applicate sulle palpebre, al mattino e alla sera, compresse bagnate con questo decotto per dare sollievo agli occhi affaticati.
Uso cosmetico:
Bagni emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo all’acqua decotti di fiori e foglie.
Crema alla malva fresca
Ponete 120 g di malva fresca (parte aerea) sminuzzata a bollire con 150 g di burro e 80 g d’acqua a fuoco lento finchè tutta l’acqua sarà evaporata. Quindi filtrare bene per mezzo di una tela sottile.
Pulite perfettamente il viso e applicate la crema massaggiando con cura.
Uso interno:
Per le tossi, i raffreddori, le costipazioni intestinali.
Decotto di malva
Fate sbollentare per 1 minuto 50 g di malva (parte aerea) in 1 litro d'acqua. Trascorso questo periodo lasciate riposare per 15 minuti e filtrate.
Consumatene 3 tazze al giorno a digiuno, come cura, meglio se preventiva, contro le emorroidi.
Decotto di malva
Ponete 40 g di malva (parte aerea) e 20 g di erica (sommità fiorite) a bollire per 10 minuti in 1 l d’acqua. Trascorso questo periodo filtrate.
Consumate 3 tazze al giorno di questo decotto (mattino, pomeriggio e sera), sempre lontano dai pasti, come rimedio contro la cistite.
Infuso di malva
Fate sbollentare 1 manciata di malva (foglie fresche) in 1 l di latte. Filtrate e aggiungete miele a piacere. Consumatene 4-5 tazzine al giorno contro la tosse
Infuso
Preparare un infuso con una manciata di foglie e fiori di malva, freschi o essiccati, ponendoli in 1 litro d'acqua bollente. Lasciate riposare per 10 minuti, filtrate accuratamente e dolcificate con zucchero o miele a piacere.
In cucina
Può essere mangiata cruda, sola o in unione con altre insalate. Grazie al suo sapore leggermente dolciastro, usata nei risotti o nelle minestre è in genere eccezionale. I fiori possono ingentilire le pietanze essendo commestibili al pari delle foglie.
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